Sorrento Musical Show
La Tarantella nella Tradizione del Ballo in Musical
"tra danze, suoni, canti rivivrete atmosfere di altri tempi, per 75 minuti, ma soprattutto per voi Sorrento ritornera' la "Surriento degli Innamorati" quella dell'800"
Il Sorrento Musical prende spunto dalla "Tarantella Napoletana", danza tipica della regione Campania nata in un imprecisato e lontanissimo passato. E' tale la suggestione che si sprigiona dalla musica trascinante al cui ritmo si "intrecciano i ballerini", che musicisti insigni come Rossini ne restarono a tal punto affascinati da dedicare ad essa composizioni superbe.
Nel tempo, purtroppo, il significato primigenio della Tarantella e' andato perdendosi ed essa si e' trasformata in uno ripetitivo spettacolo per turisti.
Nel tentativo di farne rinascere la vivacita' genuina, i proprietari del Teatro Tasso, da un decennio hanno iniziato una ricerca nel folklore locale alla scoperta di ambienti e personaggi che hanno ricevuto, attraverso una gelosa tradizione familiare, il prezioso patrimonio delle esatte movenze e dello spirito del ballo.
Dal 1999 hanno allestito il Sorrento Musical: uno spettacolo che racconta momenti e luoghi di un'intera giornata della Sorrento ottocentesca. Lo spettacolo non e' una rassegna delle canzoni e dei balli della tradizione degli ultimi due secoli: e' una vera e propria ricostruzione delle situazioni quotidiane di lavoro o di festa nella penisola sorrentina del tempo che fu.
Sorrento Musical Show [tratte da Teatro Tasso]
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Lo spettatore vedra' l'alba sorgere a Marina Grande dove il borgo dei pescatori e' perfettamente ricostruito dalle fedeli scenografie, dove prima di partire per la pesca un rito di sapore pagano invoca abbondanza. Il mare sara' il protagonista di tutta la prima parte, ad esso sono dedicate tutte le canzoni e ad esso sono ispirate tutte le storie che le melodie raccontano.
Sorrento Musical Show [Prenotazione]
Con la suggestiva immagine dell'ANTICO BORGO MARINARO di MARINA GRANDE e con lo sfondo di punta scutalo. E' qui che i pescatori con canti e balli, rendono piacevole il loro faticoso lavoro.
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La seconda scena condurra' lo spettatore nella piazza che, con l'arrivo delle bancarelle, diventa mercato.
Voci e suoni tipici della compravendita si trasformano, come per magia, in canti e balli improvvisati e spontanei che traducono la frenesia gioiosa degli scambi.
Il Mercato raffigurato come luogo di incontro giornaliero dove la gente, tra una compera e l'altra, si racconta fatti e pettegolezzi in musica.
Sorrento Musical Show [Prenotazione]

Nella terza scena con il magnifico sfondo del Vesuvio, non puo' mancare l'amore che grandi scrittori e poeti come Torquato Tasso e Goethe hanno cantato ispirandosi alla bellezza di questi luoghi. E' a Sorrento che sono nate le piu' belle canzoni d'amore del passato e del presente.
Le ore passano e la cessata attivita' mercantile della mattina regala un'immagine pomeridiana alla piazza ove la gente passeggia o discute seduta nei caffe'. Gli schiamazzi della mattina cedono il passo ai sussurri delle confidenze e dei pettegolezzi, dei desideri e delle dichiarazioni sulle note delle splendide canzoni che tutto il mondo conosce ed apprezza.
Un orecchio attento puo' scoprire che quelle canzoni recano in loro il segno stesso della storia, sono la memoria del tempo passato e testimonianza della ricchezza delle radici culturali di questa terra. Ad esempio nel folkloristico ballo con i bastoni c'e' traccia dei lontanissimi influssi moreschi, mentre nella tammurrita nera (che narra dell'inaspettata nascita di un bimbo di colore dato alla luce da una donna napoletana durante l'ultimo periodo della seconda guerra mondiale) si trova l'ironica allusione degli esiti della permanenza a Napoli dell'esercito americano.
Il Musical si conclude con la scena della Festa
Sorrento Musical Show [Prenotazione]
- E' il momento piu' popolare, la gente si riversa nella piazza illuminata dove tutti, danzano e cantano, trasmettono la loro gioia di vivere.

Calano le prime ombre sulla scena: e' quasi sera. E' il momento adatto per dare vigore alla voce del cuore. Tutte le canzoni di questa parte hanno come protagonista il sentimento dell'AMORE: da quello del soldato lontano durante la grande guerra (O surdato 'nnammurato) alla serenata del marinaio sotto la luna, per finire, in omaggio a Rossini, col corteggiamento di gatti innamorati composto esclusivamente da "umanissimi" miagolii.
Un pirotecnico spettacolo, sullo sfondo di un golfo illuminato dagli adobbi della festa, chiude il Musical: i personaggi, ballerini e cantanti, vestiti per l'occasione ballano allegramente col pubblico chiedendo come congedo un applauso.
Tarantella campana cosiddetta Tammurriata o, tradizionalmente, ballu 'ncopp o tamburo.
Con il termine tarantella vengono definite alcune danze tradizionali prevalentemente del sud Italia e le corrispondenti melodie musicali, che sono prevalentemente in tempo veloce, in vario metro: le varie tipologie hanno una metrica dei fraseggi melodici e ritmici in 6/8, 18/8 o 4/4, sia in modo maggiore che in modo minore, a seconda dell'uso locale. La prima fonte storica risale ai primi anni del XVII sec. e sin dal suo primo apparire il ballo è legato al complesso e rituale fenomeno del tarantismo pugliese. Mentre conosciamo alcuni motivi sei-settecenteschi di tarantella, non è possibile conoscere con sicurezza le forme coreutiche di quei secoli per mancanza di notazioni coreografiche dell'epoca e riferibili alle classi popolari che praticavano tale danza. Nel XIX sec. la tarantella è divenuta uno degli emblemi più noti del Regno delle Due Sicilie ed il suo nome ha sostituito i nomi di balli diversi preesistenti di varie zone dell'Italia meridionale, diventando così la danza italiana più nota all'estero. La diffusione di moda del termine spiega il fatto che oggi varie tipologie di balli popolari e musiche da ballo recano il nome di "tarantella". Molti compositori colti si sono ispirati tra il XVIII e il XX sec. ai motivi e ai ritmi delle tradizioni meridionali, componendo e costituendo un genere a sé di tarantella colta. La trasposizione "colta" più famosa è probabilmente quella composta per pianoforte da Gioachino Rossini, intitolata La danza, che fu arrangiata per esecuzione orchestrale, insieme ad altri brani pianistici di Rossini, da Ottorino Respighi nel secolo XIX per il balletto La boutique fantasque, coreografato da Léonide Massine per i Ballets Russes di Serge Diaghilev.